Come è chiaro, e come già abbiamo avuto anche modo di accennare, i problemi di colesterolo alto possono essere affrontati anche senza dover per forza e solamente incidere sulla propria alimentazione o solo sulla attività fisica. È, insomma, possibile accompagnare anche a queste piccole incidenze sul proprio stile di vita anche la assunzione di alcuni specifici farmaci, che saranno poi quelli che ti avrà prescritto il dottore.
In particolare, la assunzione di farmaci viene a essere necessaria quando le altre possibili soluzioni, quali la alimentazione e l’esercizio fisico, non riescono a risolvere il problema in maniera adeguata ed efficace. Sono questi, è chiaro, i casi più gravi, ove il farmaco si impone: ed è al contempo ovvio che, nel frattempo, il paziente avrà già avuto modo e occasione di consultare il proprio medico curante per ottenere la migliore terapia possibile.
I farmaci che possono combattere il colesterolo alto si suddividono in diverse classi, tra le quali il medico andrà a scegliere sulla base del caso concreto che gli si sarà nel frattempo presentato. Infatti, a diversi gradi di gravità e a diverse età o situazioni, conseguono diverse terapie farmacologiche: non è possibile, insomma, descriverle adeguatamente su internet. L’articolo che segue ha, dunque, mero scopo informativo.
Le statine, i fibrati e le ezetimibe
Sono queste le prime tre categorie di farmaci contro il colesterolo alto che abbiamo intenzione di analizzare in questo nostro articolo. Le statine, innanzitutto, sono uno dei motivi del notevole progresso presentato dalla medicina contro i problemi di colesterolo alto: essi, infatti, hanno la capacità di diminuire fino addirittura al 40% la sintesi nel fegato del colesterolo.
È possibile inoltre aumentare, addirittura fino al 15%, la sintesi di colesterolo HDL. La statina, inoltre, produce un minimo risultato in termini di effetti collaterali. Vi sono poi i cosiddetti fibrati, altra classe importante per la sua capacità di ridurre la sintesi del colesterolo, per un tasso percentuale pari circa al 10% o 15%.
Chiudono il novero le cosiddette ezetimibe, che agiscono in via diretta sul colesterolo prodotto dal proprio corpo. Viene assunto in particolare in media una volta al giorno, attraverso una compressa, e può, se consigliato dal medico, essere assunta anche insieme con le statine.
Esistono altre tipologie di farmaci?
Possono innanzitutto essere richiamate altre due categorie: le resine sequestranti acidi biliari e le megadosi di niacina. Per quanto riguarda le prime, esse diminuiscono a livello intestinale il riassorbimento del colesterolo; esse vengono assunte di solito in polvere, per due o tre volte al giorno, anche sciolto in un succo di frutta per facilitarne l’assorbimento.
Con riguardo invece alle megadosi di niacina, essa è in grado di innalzare il colesterolo HDL di una quantità pari a circa il 20% e di diminuire invece il colesterolo LDL e i trigliceridi. Essi sono però di certo più economici rispetto agli altri farmaci presenti in questo articolo. Tra gli effetti collaterali vi sono però sensazioni di prurito, arrossamenti cutanei (in specie sul collo e sul viso) e mal di testa.