Alcuni cascano proprio qui, quando si trovano a doversi confrontare con la problematica del livello di colesterolo troppo alto. C’è infatti chi ritiene di poter risolvere i problemi intrinseci alla propria dieta o alla propria alimentazione attraverso la assunzione di integratori alimentari, nella speranza che questi possano contribuire a dare al corpo le sostanze necessarie per riequilibrare i livelli di colesterolo.
In realtà, la reale utilità degli integratori per corroborare una dieta anticolesterolo è quanto mai discussa tra i medici e gli specialisti. Essi sono veramente in grado di fornire le proteine e gli elementi necessari per incidere con reale efficacia sui livelli di colesterolo? Possono davvero permettere un riequilibrio dell’indice di rischio oppure non hanno altro effetto se non quello del cosiddetto placebo?
Qui vogliamo esporvi quanto sembra risultare dagli studi. È chiaro che, anche in questo articolo come inoltre pure negli altri che compongono questo portale, non abbiamo alcuna pretesa di esaustività o di completezza o di correttezza dal punto di vista medico e scientifico: vogliamo solo informare sulla questione. Per un reale riscontro e una effettiva valutazione del vostro caso concreto, è chiaro che dovrete rivolgervi a un medico o a un dietologo esperto.
Ci sono basi di integratori in particolare da evitare?
Secondo quanto è possibile apprendere dalla maggior parte degli studi di settore presenti su internet, vi sono alcuni particolari tipi di integratori che è meglio evitare se si spera di affrontare i propri problemi di colesterolo e la presenza accertata di un indice di rischio che necessita di sicuro di un controllo e, magari pure in particolare, di un trattamento.
In specie, dunque, dovrebbero essere evitati gli integratori a base di omega 3, a base di gamma orizanolo e a base di olio di riso. In particolare, proprio quelli a base di omega 3 dovrebbero essere evitati in quanto gli omega 3 stessi possono senza alcun problema essere assunti attraverso una alimentazione curata e attenta, come per esempio nel pesce e nel salmone al naturale.
È di per sé chiaro, dunque, come un intervento da parte di simili integratori, specie se non assunti dietro apposito consiglio di un medico o di un dietologo esperto, potrebbe rivelarsi completamente inutile. Dovrebbe sempre essere il medico a indirizzare il paziente verso uno o più integratori, o una o più specifiche soluzioni.
Il rischio di effetto placebo degli integratori
Il rischio di specie cui abbiamo già più volte fatto riferimento è quello di una sottovalutazione del problema, o in altre parole di un appiattimento intorno a soluzioni di tipo sintetico, senza alcun impegno né alcuna forza di volontà. Si rischia insomma di credere di poter risolvere il problema solo assumendo integratori, e dunque senza modificare la propria alimentazione.
Questa è chiaramente una situazione che bisogna evitare a tutti i costi, in quanto potrebbe determinare, quale effetto ultimo, il disinteresse delle persone interessate da problemi di colesterolo intorno alla questione della dieta anticolesterolo. Essa deve sempre essere considerata, e non sostituita da semplici assunzioni di integratori alimentari.